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Auguri 2022/23

Che queste feste siano l'occasione per realizzare qualche sogno, per ritrovare la speranza, per dedicare tempo ai propri cari, per ricordare i bei momenti con gli amici, per desiderare un po' di pace.
Imbandite le tavole e respirare l'aria di gioia.
I veri regali ci accompagnano ogni giorno, sono da vivere con amore.

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Notebook and Pen

Monica Benassi

In questo sito trovate tutte le cose felici della mia vita, o quasi.  Sono figlia, zia, lavoratrice, datore di lavoro, istruttore, trainer, subacquea, pattinatrice, cavallerizza, pallavolista... e mille altre etichette. Oppure semplicemente solo IO (che sembra un 10, il voto che merito)

Home: Benvenuti
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Intervista Scubaportal

09 giugno 2020

Home: Progetti recenti

"C'è un solo tipo di successo, quello di fare della propria vita ciò che si desidera"

Henry David Thoreau

Home: Citazione
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La mia storia

Le mie passioni sono state l’equitazione, il ballo (dal liscio alle danze ottocentesche, passando per quelli etnici), il pattinaggio su ghiaccio, la pallavolo, la subacquea e... la gente. Scrivere, leggere, comunicare, per me sono sempre state attività fondamentali da liceo in poi. Le ho condivise con gli amici, sulle liste, sui social, su riviste specializzate, in fiere, racconti e ora anche un romanzo. Ho frequentato lettere e lingue e perfino una scuola di linguaggio gestuale per non udenti, per imparare a comunicare al meglio, passare la mia esperienza e imparare ogni giorno qualcosa. E quando smetterò vuol dire che non sarò più io.

Ho girato il mondo, Tunisia, Singapore, Bali , Bangkok, Egitto, Messico, Zanzibar, tutta l'Europa... Spesso con viaggi organizzati da me (e adesso li organizzo per gli amici) e poi come accompagnatore.


Ho collaborato prima con riviste di equitazione, poi scrivendo articoli per riviste subacquee specializzate, con le didattiche subacquee per la redazione di alcuni manuali, approdando infine alla narrativa, con alcuni racconti brevi, tra cui “il mio Lago” con il quale ho concorso al premio “il mio Mare”.

Poi mi sono dedicata all'azienda, crescendo in più campi, formando i nostri ingegneri per i sopralluoghi, mettendo a frutto le conoscenze dell'aria compressa acquisite nella subacquea per proseguire l'attività di famiglia e seguire i clienti nelle pratiche relative agli impianti di aria compressa.

Mi sono certificata auditor e ho sviluppato il nostro Sistema di Gestione Qualità ISO 9001 fin dal 2000.

Quando c'è stato il passaggio generazionale, che ho seguito in prima persona, e l'attività prevalente è diventata l'informatica, i servizi gestiti, IT, cloud, ho rispolverato l'esperienza della mia attività in proprio in quel campo durante gli anni '90 e mi sono rimessa in gioco acquisendo competenze fino a qualificarmi come innovation manager.

Quale sarà la prossima sfida?

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"Ogni segreto dell'anima di uno scrittore, ogni esperienza della sua vita, ogni qualità della sua mente è scritto in grande nelle sue opere"

Virginia Woolf

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Dolce Acqua Dolce

settembre 2020

Dopo 10 anni di subacquea, ho raccolto quello che era il mio logbook, un diario subacqueo, i racconti condivisi sulle liste con gli amici, e li ho tramutati in un libro che, dopo altri dieci anni di ripensamenti, qualcuno mi ha convinto a pubblicare. L'ho rivisto, reso più scorrevole, romanzato un pochino, ed eccomi qui. Forse non diventerà un best seller, forse ne seguirà un altro su un argomento diverso.
Dipende da voi, dall'incoraggiamento che saprete darmi.

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Eventi in programma

  • Presentazione libro
    Presentazione libro
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    A causa del covid-19 tutte le serate sono state annullate. Le biblioteche che avevano programmato appuntamenti con l'autrice hanno ancora limitato l'accesso degli utenti. Alcuni incontri stanno avvenendo on line (zoom, skype). Per tali motivi seguirà nuovo calendario appena possibile.
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"Vivi nel presente, lanciati in ogni onda, trova la tua eternità in ogni momento"
Henry David Thoreau

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"Non è la distanza il mio nemico, ma il tempo infinito che devo aspettare per poterti stringere tra le mie braccia."

Besski Levius

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Tex

Vittoria o sconfitta?

Amare vuol dire soffrire. Ora, più vicina ai quaranta che ai trenta anni, so che vuol dire anche vivere, ma a ventidue anni, dopo l'esperienza che sto per raccontarvi, volevo solo creare una corazza che tenesse lontane le emozioni, con quanto di buono implicano, solo per non stare male ancora.

La notte non avevo dormito un grancché, ma il gran giorno era arrivato. Di per sé era una gara come le altre alle quali avevo partecipato, di circolo, tra amici, ma questa volta sarebbero venuti a vedermi mamma e papà. In tanti anni di sport non erano mai venuti a condividere i miei successi e le mie sconfitte, anche se in realtà mi avevano sostenuto in ben altri modi, agevolando con tutti i loro mezzi le mie passioni sportive del momento.
Così la mattina sono arrivata per prima al maneggio, quando ancora i cavalli stavano tutti nella stalla, e approfittai subito del momento di quiete per andare subito a salutare Tex, il mio prediletto.

Ricordo che quando lo vidi la prima volta ero stata assalita da un cumulo di emozioni non proprio positive. Quello non era un maneggio di 'lusso', e molti degli ospiti erano stati comprati a poco prezzo prima che arrivassero al macello. Il primo Tex era un cavallo argentino, che mi aveva insegnato la monta americana, o forse l'avevamo imparata insieme. Per anni avevo montato all'inglese, ma ora i problemi alla schiena mi avevano portato a questo cambiamento di 'stile'. Era di un bel color nocciola, con le estremità più scure, vivace e gentile, e mi aveva fatto molta compagnia e coraggio. Era a lui che raccontavo i litigi con la mamma, le difficoltà all'università, e tutti i miei problemi, perché stava sempre lì buono ad ascoltarmi, e mi confortava con qualche musatina. E poi il maneggio mi permetteva spesso di cavalcarlo gratis, specie per accompagnare qualche gruppetto in passeggiata, e a Tex piaceva uscire finalmente dal solito girotondo.

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"Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni"

Oscar Wilde

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sogni o illusioni?

Due settimane. Due settimane fa siamo diventati colleghi di uno staff virtuale. Su irc è nato un gioco, una sfida tra noi. Ci siamo spostati su skype, abbiamo parlato, ci siamo provocati, con sfacciata sfrontatezza ma senza mai essere volgari o espliciti, sfoggiando doppi sensi e fantasia ineguagliabili. Poi finalmente la tua voce al telefono, profonda, maschia, calda e seducente. Rassicurante. Ma non ho mai creduto, anche se l’ho sperato, a quella promessa di incontro tra noi. Mai fino a quando alle 9 di sabato mattina, dopo pochi minuti di telefonata, mi è suonato il campanello. Ero in disordine, in camicia da notte, se vogliamo chiamare cosi’ quella maglietta lunga, larga e sformata, che non arriva nemmeno a nascondere tutte le natiche, ma tanto comoda! Indossato il kimono ho aperto,  scompigliata, assonnata.

Come prosegue? il seguito è solo per adulti ;)

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"La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia."

Mahatma Gandhi

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Cuore di dama

Sabato notte in molti non hanno dormito, e non certo per la stanchezza delle prove. Si percepiva qualcosa nell'aria: domenica era la festa della mamma, ma non era questo a catalizzare la nostra attenzione. Dopo settimane di attesa e preparativi, era il momento del primo gran ballo del gruppo, organizzato in casa.
Il comune di Nogaredo ferveva di nuova vita, e si stava animando di antichi sapori. Una cinquantina di persone, tutti amici già noti o che lo sarebbero diventato a breve, stava per indossare panni ottocenteschi e far risplendere il borgo di antiche tradizioni.
Mentre le dame indossavano splendidi abiti ottocenteschi in stile "Gattopardo" e si acconciavano come la principessa Sissi, i loro cavalieri si tiravano a lucido con frack e divise per esser degni di accompagnarle.
Grazie alla generosità della Contessa Volpini de Maestri, che ha aperto le porte di palazzo Lodron alle "strie" e in particolare alla fantastica Elia che si e' fatta carico di organizzare la festa, abbiamo potuto rivivere le magiche emozioni di ballare in un castello con tutta la cornice e le emozioni di un ballo principesco.
Dopo mesi di prove e coreografie, abbiamo avuto in dono con il nostro carnet da ballo un prezioso bracciale, preparato a mano in macramè proprio dalla stria Elia, quale ricordo del ballo, al posto del tradizionale fiore che ogni cavaliere porta alla propria dama la sera del ballo.
L'emozione del primo invito da scrivere sul carnet, di cambiare cavaliere ad ogni danza, come all'epoca, di sentire sulla pelle la meraviglia del luogo fin dal momento del corteo per raggiungere il palazzo, ha fatto dimenticare la notte in bianco e l'epoca dei cellulari, per trasportarci tutti nel sogno che prima o poi ha sfiorato ognuno di noi.
Non ci sono parole per descrivere una giornata ricca e radiosa, e non solo meteorologicamente parlando, che credo abbia lasciato un piacevole quanto indelebile segno in tutti i partecipanti.
Non lo so, e non oso pensare, al lavoro che ci e' voluto perché tutto ciò fosse possibile e perfetto.
Perfino la cena nelle scuderie era a tema con l'epoca, e ci ha permesso di prolungare il momento non solo conviviale, ma di scambio e arricchimento, iniziato molto prima di quella che pareva essere "solo" una domenica un po' diversa.
Io spero che questo sia solo il primo di una serie di appuntamenti che sempre più persone possano apprezzare, per quanto immagini sia stato molto faticoso ed estenuante per gli organizzatori. E mi auguro che le espressioni estasiate di tutti noi li abbiano almeno in parte ripagati delle fatiche, e abbiano avuto la soddisfazione che meritano e che e' necessaria affinché trovino la forza di ripetere in futuro l'esperienza.

Trovate questo testo anche nel video dall'omonimo titolo, letto da me (con un po' di emozione che non sono riuscita a dominare sul finire)

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"Viviamo le nostre emozioni in fretta, il tempo va e non ci aspetta."

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Magia del lago (pg.21 de "Il mio mare")

Mi ero immersa nei più bei mari del mondo, anche se ero una neofita. Ora la passione mi aveva convinta (soprattutto grazie all'entusiasmo di un neo istruttore che mi aveva seguita nel mio percorso formativo durante una vacanza a Zanzibar) a proseguire nel lago: pratico, visto che era vicino a casa. Così non avrei piu' dovuto attendere le vacanze.

Però la paura rimaneva, perche' il lago mi era sempre stato presentato come pericoloso, buio, e soprattutto freddo, e io non avevo nemmeno la muta mia.

Dopo un po' di ricerche approdai ad un istruttore della zona, che mi accolse con santa pazienza, e non mise freni alla mia voglia di fare. Mi chiese di fidarmi di lui, e la domenica mattina trovai l'attrezzatura completa, compresa una muta umida, della mia taglia. Promise che se mi fossi fidata non avrei avuto freddo, che la stagna non era necessaria. Non stavo più nella pelle, e alla domenica mancavano ancora ben quattro giorni. Di solito la festa dormivo fino a tardi, e pensavo che sarebbe stato un sacrificio che non valeva, alzarsi presto, prima che per andare al lavoro di solito, per un bagnetto nel Garda. Ma mi presentai puntuale. Ancora una volta avevo un istruttore che dedicava solo a me tutta la sua attenzione. A dir la verità sembrava agitato come un genitore al primo giorno di scuola del suo bambino, ma io ero abbastanza sicura di me. Mi aiutò in tutto, dall'infilare la muta ad indossare il gruppo, non prima di aver controllato con occhio vigile, ma cercando di non starmi col fiato sul collo, tutte le operazione di assemblaggio della bombola, erogatori e gav.

Ecco, finalmente entriamo in acqua; da riva, con la raccomandazione di tenermi bene al corrimano, per non scivolare sul cemento reso viscido dalle alghe. Ci vuole qualche secondo perchè l'acqua penetri nei calzari e mi faccia lanciare un gridolino acuto per la differenza di temperatura. Siamo quasi a novembre, ma non fa differenza, ai fini della temperatura dell'acqua. E il rigore invernale fuori, forse per l'emozione, forse per la protezione fornita dai muri del capanno, proprio non mi sfiora nemmeno.

Anche in questo caso, se andate nella sezione "prodotti", trovate il testo completo, in formato word, da poter scaricare per leggere gratuitamente il racconto.

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"Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno, pensa come se fossi immortale"

Mahatma Gandhi

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Immersioni

Mi immergo dal luglio 1998 e ho avuto l'onore di far parte dei migliori teams italiani, oltre che collaborare con più didattiche, anche per la stesura dei manuali. Con disappunto di alcuni circoli, per imparare ne ho frequentati molti.

Quando mi sono dovuta fermare per un avvelenamento da metalli pesanti, avevo oltre 500 immersioni all'attivo sul logbook.

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“Ieri passò, domani non ha certezza. Vivi tu adonque oggi.“

Leon Battista Alberti

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Monica Benassi ci presenta in diretta il suo libro
20:22
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Festa Asburgica Feltre 2011
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Dos Ojos
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Dos Ojos
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Taj Mahal
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Incendi boschivi

Per un mondo più green

Cittadina di Tree-nation

Quando nel 2019 i polmoni del mondo iniziarono a prendere fuoco, e non leggevo altro che catastrofi naturali, ho deciso di compensare la mia parte di CO2 piantando alberi con Tree Nation.
Se vuoi aiutarmi ad accrescere il bosco, bastano pochi centesimi per scegliere in che progetto investire e regalare un albero

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